Dove mangiare a Venezia: Ostaria al ponte

L’Ostaria al ponte è un tipico bàcaro e un ristorante non turistico a Venezia, aperto nel 1890 e situato in Calle Larga Giacinto Gallina nel Sestiere Cannaregio.

Il locale si trova a poche decine di metri dalla Basilica dei Santi Giovanni e Paolo, oltre Ponte Cavallo che separa il Sestrier Castello dal Sestier de Canaregio.

Ho deciso di andare a cenare in questo posto dopo un suggerimento di Francesca, la guida Excursiopedia che mi ha portato a fare un bellissimo tour in gondola a Venezia.

Le avevo detto che avrei voluto mangiare bene, in un posto non turistico, andando di cicheti se possibile, e se aveva un posto da consigliarmi. Lei mi ha suggerito questo posto molto carino che io ora consiglio a voi.

Il posto è molto piccolo, conta sì e no 10 tavolini: è intimo e poco adatto per le tavolate di gruppo. E’ tutto in legno, con un bancone centrale dove vengono serviti i cicheti (o cicchetti) in orario di aperitivo, sia a pranzo che a cena, e le ombre, ovvero i bicchieri di vino rosso o bianco che a Venezia si bevono presso i bàcari.

Il menù è ricco. Oltre ai cicheti, che si possono mangiare in piedi al bancone oppure comodamente seduti al tavolo, è possibile accomodarsi per consumare un pasto “serio”. Tra gli antipasti è possibile scegliere tra gli stuzzichini della cucina tipica veneziana, quindi baccalà mantecato (che io adoro!), sarde in saor, seppie nere con polenta e capesante al forno. Ciascuno di questi piatti costa intorno ai 10-12 euro.

Ho visto inoltre servire ad altri tavoli un abbondante antipasto di mare con gamberi, sgombro, polpo, alici marinate e sarde in saor. E ancora sul menù si trovano primi piatti di pesce, formaggi, salumi e sottaceti.

Noi abbiamo ordinato due bei taglieri di salumi, formaggi, affettati e sottaceti (15 euro l’uno) e in più io mi sono servita un paio di volte dal bancone per ordinare dei cicheti. Pasteggiando a ombre il costo della cena è stato di 40 euro, quindi 20 euro a persona.

Un prezzo buono per una cucina ottima, non banale e tradizionale in uno dei sestrier più tipici di Venezia. Lo consiglio.

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Francesca Turchihttps://www.travelstales.it/
Travel Blogger, Social Media Strategist, Web Content Writer & much more since 2009.

Commenti

  1. Mangiare bene a Venezia? E’ un po’ come vincere un terno al lotto… I menù turistici sono ‘scritti’ bene, ma forse non immaginate minimamente lo schifo che fanno al palato… i paga, si digiuna obbligatoriamente e si esce…
    C’è un ristorantino verso Canareggi La Fiaschetteria Toscana, è divino il gusto del semplice spaghetto al pomodoro, ma con dei costi assurdi.
    La mia impressione è che veniamo trattati tutti come ebeti turisti… A parte che nell’entrare nei ristoranti (se si è italiani) si ha l’impressione di stare all’estero, non c’è un solo elemento italiano. Si sforzano di essere gentili, ma solo apparentemente…e sono pronti a prenderci tutti per c… Meglio spostarsi all’ospedale Civile, al bar preparano dei semplici panini, freschi, prezzo tranquillo e tavolino. Ci vorrebbe un napoletano coraggioso per ristorare i passanti e turisti a Venezia. Ciao

    • CiaoValeria,grazie per il tuo commento.
      Sono d’accordo con te in parte. A Venezia, come in altre città, ci sono tanti ristoranti acchiappa-turisti macs ne sono anche altri che sono frequentati per lo più dai local. Credo proprio sia il caso del locale di cui ho parlato nell’articolo, che mi è stato consigliato da una ragazza che vive a Venezia e che solitamente va a cena lì con la famiglia. Io ci son o stata a cena e mi sento di consigliarlo!

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