I migliori bacari a Venezia

Prima del mio viaggio a Venezia non sapevo cosa fossero i cicchetti (o cicheti) tanto meno i bacari veneziani! Voi lo sapete? I cichetti a Venezia sono dei crostini sfiziosi che si mangiano durante l’aperitivo, che secondo la buona tradizione veneziana inizia verso le 17.30 e può essere a base di Spritz o Bellini, birra o un’ombra de vin, ovvero un bicchiere di vino.

Durante il mio weekend in laguna ho avuto il piacere di fare due cicheti ed entrambi mentre mi trovavo in zona Ponte di Rialto. Il posto, infatti, mi aveva colpito già dal primo pomeriggio per l’affollamento e una piazzetta molto carina in Sestrier San Polo, proprio sul molo su Canal Grande.

La prima sera sono andata all’Osteria Al Pesador, che mi ha molto incuriosita per il menù dei cicheti esposto fuori. La lavagnetta recitava cichetti al baccalà, sarde, trippa, nervetti, polpette, radicchio, folpetti e saor al costo di 2-4 euro al pezzo.

Quindi sono entrata nella cicheteria e al ragazzo al banco ho chiesto: “Scusa la domanda, posso sapere in cosa consiste un cicheto?“. E lui di tutta risposta mi ha portata al bancone dove mi ha illustrato i vari cichetti del menù. Appena li ho visti ho esordito con: “Ah, ma sono come le tapas spagnole?!“. Mi era tutto chiaro!

Io e Sara ci siamo accomodate fuori ai tavolini disposti nella piazzetta sul molo e abbiamo ordinato la nostra composizione di cichetti a 15 euro, più un Aperol Spritz a testa (3 euro l’uno).

Il menù scelto prevedeva la selezione di 6-7 cicheti tra quelli esposti nel bancone del locale e ovviamente io ho scelto quelli più belli a vedersi, ovvero:

  • 1 spiedino con gamberetti al curry
  • 1 sarda in saor
  • 1 cicheto con baccalà mantecato
  • 1 cicheto con sgombro
  • 1 cicheto coi totani
  • 1 arancino

Con circa 10 euro a testa ci siamo fatte il nostro aperitivo veneziano, e devo dire che mi è piaciuto molto! La zona di Sestrier San Polo, inoltre, è molto animata ed è tutto un susseguirsi di osterie, bacari e cicheterie una accanto all’altra.

La sera dopo, prima di rientrare a Pisa, non mi sono voluta far sfuggire l’occasione di fare un altro cichetto a Venezia e, trovandomi di nuovo in zona Ponte di Rialto (per poi dirigermi verso la stazione di santa Lucia) la scelta è ricaduta ovviamente sulla solita piazzetta.

Per questa seconda volta mi sono affidata al consiglio dell’amico veneziano Luca che già la sera prima mi aveva suggerito di provare i cichetti di Naranzaria, a 20 metri da Al Pesador. Stavolta al costo di 7,50 euro a testa abbiamo preso un piattino con 4 cicheti (una polpetta di carne, una polpetta di pesce, un cicheto col salame e un altro con il tonno) e un Aperol Spritz, che qui costa soli 2.50 euro.

Devo ammettere che la qualità e la tipologia dei cichetti di Al Pesador erano notevolmente migliori rispetto a questi, ma anche il prezzo era differente! Comunque non male, e lo Spritz era buono!

Altri posti che mi ero segnata prima di andare a Venezia su dove andare a mangiare dei buoni cichetti e che vi segnalo sono:

All’Arco, in San Polo 436. Sembra sia davvero uno dei migliori a Venezia per un cicheto. Peccato sia aperto solo nei giorni feriali.

Cantina Vecia Carbonera, in Cannaregio 2329 zona Ponte Sant’Antonio, sulla Strada Nova. Tra i piatti forti le polpette di carne, le tartine col baccalà mantecato, le sarde fritte e la cernia fritta, accompagnati da un’ombra di vino. Dalle recensioni ho letto che è consigliato per un aperitivo o comunque per dei cicheti, ma non per sedersi al ristorante o fermarsi per cena.

Osteria Alla Vedova, in Ramo del Ca’ d’Oro lungo la Strada Nova: è un locale famoso per i suoi cichetti e aperitivi bacarò. E’ possibile mangiare spendendo circa 15 euro a persona e tra i piatti assolutamente da provare ci sono le polpette.

polpette Alla Vedova venezia
Photo © Francesca Turchi

Trattoria da Fiore, in Calle de le Botteghe, vicino a Piazza San Marco. E’ un’altra tipica cicheteria veneziana che fa servizio take-away ed è l’ideale per un cicheto sfizioso a Venezia. Piatti consigliati: le moeche fritte (ovvero granchi molli fritti), le sarde in saor, fritto misto, le polpette di pesce e quelle di carne e i calamari fritti.

AGGIORNAMENTOOstaria al Ponte, dove ho mangiato durante un mio ennesimo viaggio a Venezia.

cichetti venezia
Photo © Francesca Turchi

AGGIORNAMENTO 2015 – mi sono fermata ad assaggiare i suoi cicheti e le mitiche polpette: ciò che dicono è vero, sono buonissime! Polpette e cichetti costano 1 euro l’uno se mangiati in piedi.

AGGIORNAMENTO 2015Cantina do Spade (provato sotto consiglio della lettrice Aurora): si trova a San Polo a due passi da Rialto ed è tra le più antiche osterie veneziane. Il menù è alla carta ma esiste anche il menù cichetti, da scegliere al pezzo o a porzione. Io ovviamente sono andata di cichetti e ho assaggiato un po’ di tutto, dalle (buonissime) sarde in saor ai filetti di baccalà gratinati, dai moscardini in umido alle sarde Do Spade. Il tutto accompagnato da ombre di vin e spendendo 15 euro al tavolo.

AGGIORNAMENTO 2015Timon, a Cannaregio in Fondamenta degli Ormesini: cichetti favolosi composti da semplici fettine di pane “condite” con ogni ben di dio: dal prosciutto al baccalà mantecato al formaggio coi fichi. Tutti i cichetti costano 1 euro! Molto carino inoltre la possibilità di consumare all’esterno non solo seduti ai tavolini ma anche a bordo di due barche di legno ormeggiare lungo il canale. Se dovessi ad oggi dare il mio voto, Timon vincerebbe su tutti gli altri bacari che ho provato.

cichetti venezia
Photo © Francesca Turchi

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Francesca Turchihttps://www.travelstales.it/
Francesca Turchi è una travel blogger dal 2009 e da oltre 15 anni si occupa di comunicazione e creazione di contenuti per il web. Francesca è la fondatrice e la proprietaria di travelstales.it, uno dei blog di viaggi più seguiti in Italia. Francesca è una viaggiatrice esperta che ama saltare da una capitale europea all’altra, ha un debole per gli Stati Uniti e da quando ha visitato il Giappone si è follemente innamorata dell’Oriente. Francesca ad oggi ha visitato 29 Stati in tutto il mondo.

Commenti

  1. Ciao a tutti , siamo di GO TO VENICE, un social editoriale che nasce in questi giorni, e noi tutti abitando a Venezia, vogliamo darvi una guida o un suggerimento su come vivere al meglio Venezia, anche se siamo subito a dirvi che ognuno deve camminarci sopra e viverla come meglio crede. Comunque a parte la premessa, volevamo inserirci, anche se tardi nel dibattito sui cichetti e gli spritz, senza comunque dare suggerimenti in questa occasione e che troverete nella nostra pagina fb. Mettiamo un pò d’ordine : cicheti, di tutto e di più dalla sarda in saor al granso in bacheto alla moeca fritta etc. . Avete già elencato una buona parte dei cicheti che ricordiamo meglio accompagnare con un buon vino.
    Quello che ci premeva sottolineare è lo spritz:
    al tempo a Venezia lo spritz nasceva dall’esigenza di poter bere una ombra (bicchiere di vino) in più o più leggero (al mattino) e quindi a del vino bianco “fermo” ( de damigiana) veniva aggiunto il selz e da qui il nome spritz. Poi con gli anni si sono aggiunti aperol e campari per arrivare alla ricetta odierna che precede :
    spritz aperol – 1/3 Prosecco > 1/3 Aperol > 1/3 Selz
    spritz campari – 1/3 Vino Bianco fermo > 1/3 Campari > 1/3 Selz
    Speriamo di esservi stati utili per quando tornerete a Venezia.
    Hah nei cicheti, consigliamo: cape sante gratinae, folpi bogii col sedano, seppioline roste, granso poro al rosmarin
    ciao a tutti
    staff GO TO VENICE – venive a bever un GOTO a Venezia

  2. ciao a tutti , leggevo un po’ i vostri commenti e in effetti devo dar ragione a sabrina che a quanto vedo nel mio bacaro ,la gente per fare la cicchettata beve un po’ di tutto ……

  3. ahaha lo spritz è solo da turisti? e da quando? consiglio il signor walter di farsi una passeggiata verso quest’ora e guardare cosa hanno in mano gli studenti! non saranno veneziani ma certo non sono una fetta trascurabile 😉
    e comunque, a venezia la tradizione dello spritz non è stata importata dall’austria ma dalla vicina treviso! (e in provincia lo spritz costa ancora sui 2)

    che buone le polpette della vedova 🙂
    la prossima volta non perderti lele, il portego e il botegon!