Pisa celebra Keith Haring sotto il murale Tuttomondo

Il famoso murales Tuttomondo di Keith Haring è l’opera che il noto artista statunitense ha lasciato sulla parete del convento di Sant’Antonio di Pisa. La sua ultima opera.

A 20 anni esatti dalla sua scomparsa, il 16 Febbraio 2010 la città di Pisa renderà omaggio a Keith Haring con un evento celebrativo che avrà luogo proprio davanti al variopinto graffito.

A partire dalle ore 18 fino alle ore 22 la piccola piazza pisana offrirà tanta musica accompagnata da danze e animazioni per celebrare colui che credeva nell’arte, un’arte positiva in grado di trasformare il mondo, ma anche per radunare di fronte al “Tuttomondo” coloro che 20 anni fa hanno avuto il privilegio di conoscere Keith Haring e di colorare assieme a lui il murales dedicato alla pace universale.

Tra questi Alessio Sbrana (che conosco e saluto) e altri ex studenti dell’Istituto d’Arte di Pisa che negli anni ’80 parteciparono alla realizzazione del progetto. Ritengo che sarebbe un’ottima idea inserire il “Tuttomondo” di Haring nei tour e nelle guide turistiche di Pisa, tenendo soprattutto in considerazione che il grande murales pisano è l’unica opera pubblica realizzata da Keith Haring in Italia ad essere tutt’oggi in ottimo stato di conservazione.

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Francesca Turchi
Francesca Turchihttps://www.travelstales.it/
Travel Blogger, Social Media Strategist, Web Content Writer & much more since 2009.
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Commenti

  1. Ciao Carina!

    Davanti al murales sta nascendo, mi dicono, una piccola iniziativa imprenditoriale che, se pur in un ambito strettamente commerciale, potrebbe dare una maggiore visibilità all’opera di Haring: stiamo a vedere. 🙂

  2. il murale di keith haring non è molto apprezzato a pisa, specialmente dalle persone un po’ grandicelle, che lo vedono come un disegno di un graffitaro perditempo ed imbrattamuri qualunque. non credo che si siano mai fermati a riflettere sulle allegorie che presenta e cmq, anche senza voler fare troppo gli intellettuali, tuttomondo è molto colorato e mette allegria. peccato che si trovi in un anogolo così nascosto della città e del tutto al di fuori dai percorsi turistici!

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