Cosa vedere e fare in Franciacorta

Grazie all’evento Franciacortando 2013, arrivato quest’anno alla sua seconda edizione, ho avuto il piacere di trascorrere un interessante weekend in Franciacorta che per 3 giorni (dal 31 maggio al 2 giugno) ha offerto eventi, mostre, escursioni e degustazioni sull’intero territorio.

Il programma delle cose da fare durante Franciacortando è davvero ricco: dalle visite con degustazione in cantina alle mostre di pittura e acquarelli, agli show-cooking, ai tour della Franciacorta in bicicletta e molto altro ancora.

Dato che Franciacorta è sinonimo di “spumante” (passatemi il termine dato che so non è previsto nel disciplinare) ho deciso di dedicarmi alla scoperta di questa eccellenza locale, alla sua storia, alla sua produzione, alle sue caratteristiche e ovviamente non mi sono lasciata scappare l’occasione di visitare le migliori cantine della Franciacorta sia a conduzione famigliare che della grande distribuzione, che per l’evento avevano aderito all’iniziativa, e degustare i loro prodotti.

Sul territorio bresciano si trovano all’incirca 100 tra cantine e aziende agricole che producono bollicine Franciacorta DOCG e vini da uve autoctone, ovvero Curtefranca rosso DOC e Curtefranca bianco DOC. Io ho scelto di visitarne quattro, alcune molto conosciute e altre giovani e al contempo interessanti.

Durante le visite guidate in una di queste cantine ho scoperto che il nome “Franciacorta” ha due possibili derivazioni: una è quella che la associa alla “Piccola Francia” in quanto tra il 700 e l’800 Carlo Magno festeggiò proprio in questo territorio la sua conquista del Nord Italia, un’altra (la più probabile) vedeva invece questo territorio come “zona franca” in quanto tra il 1200 e il 1300 i frati benedettini bonificarono queste zone paludose senza pagare alcun dazio.

Prima di assaggiare il prodotto finito, è stato interessantissimo in ciascuna delle cantine visitate assistere alla spiegazione sul processo di produzione, fermentazione e lievitazione del Franciacorta.

Cosa ho scoperto in Franciacorta a proposito dello spumante

Ho scoperto che in Franciacorta si vendemmia in anticipo, a metà agosto.

Che il Franciacorta nasce da una base di vino finito al quale vengono aggiunti zucchero e lieviti.

Che lo zucchero deve essere di canna raffinato in quanto deve essere il più insapore possibile per non alterare il prodotto.

Che la fermentazione (che in Franciacorta segue il Metodo champenoise) avviene a circa 16°C ed è molto lenta.

Che la lievitazione deve durare minimo 18 mesi in Franciacorta, periodo nel quale le bottiglie devono restare in posizione orizzontale per ottenere un affinamento della bollicina. E dopo questo periodo vengono inclinate per 21 giorni e roteate di 1/4 di giro al giorno per poi esser messe a testa in giù.

Che i residui dei lieviti devono defluire in fondo al tappo per poi essere eliminati con la sboccatura.

Che le bottiglie vengono sottoposte a una ghiacciatura a -30°C con la quale il “tappo di ghiaccio” viene espulso. E che alla fine di tutto il processo venisse aggiunta la liqueur di expedition.

Insomma, grazie a questa esperienza oltre a degustare dei buon Franciacorta mi sono fatta anche una cultura sulle bollicine. Per questo mi sento di consigliare a tutti voi almeno una visita in cantina se andate in Franciacorta. In questo articolo vi parlo delle migliori cantine della Franciacorta che ho visitato durante il mio weekend.

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Francesca Turchihttps://www.travelstales.it/
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