Curiosità su Pisa che non tutti sanno

Non esiste cosa più allettante per me di scoprire curiosità e nozioni storiche che riguardano la mia città, la città che amo e in cui vivo: Pisa.

Nel corso degli ultimi anni, grazie soprattutto a progetti legati al turismo come il Pisa Blog Tour, sono venuta a conoscenza di molte interessanti informazioni che non tutti i pisani conoscono e che io stessa ignoravo. Di recente, grazie a una nuova iniziativa, ho avuto il piacere di conoscere Martina Manfredi di Tuscany at Heart, guida turistica di Pisa e Provincia che per l’occasione ci ha fatto seguire un itinerario alla scoperta di tutte le cose da vedere a Pisa dal punto di vista dei grandi viaggi del ‘700 del Grand Tour.

Il nostro itinerario di Pisa ha avuto inizio alla Stazione centrale, procedendo verso Corso Italia, le Logge dei Banchi fino ad arrivare in Piazza dei Miracoli.

Grazie alle spiegazioni attente e dettagliate di Martina ho scoperto davvero molte curiosità su Pisa, ripercorrendo alcuni dei luoghi citati nei racconti dei viaggiatori del 18° secolo, tra cui gli scrittori Shelley e Byron.

Curiosità su Pisa che sicuramente non conosci

Nel ‘700 Pisa era spopolata

Pisa nel ‘700 era una città pressoché spopolata, con l’erba che cresceva lungo le strade. Pensate che gli stessi viaggiatori del Grand Tour, come risulta dai racconti degli Shelley che visitarono Pisa per la prima volta nel 1818, rimanevano negativamente colpiti da questo aspetto della città.

Garibaldi e l’Albergo delle Tre Donzelle

Giuseppe Garibaldi alloggiò in un hotel allora chiamato Albergo delle Tre Donzelle che oggi non esiste più ma un tempo occupava i tre edifici che fanno angolo con Piazza Garibaldi, sul Lungarno Pacinotti.

Il miglior tramonto secondo Shelley e Leopardi

Sia Percy Bysshe Shelley sia Giacomo Leopardi ritenevano che il miglior tramonto al mondo fosse quello ammirato dal Ponte di Mezzo a Pisa. Lord Byron invece preferiva quelli a Venezia.

La facciata della Chiesa di San Michele in Borgo

La Chiesa di San Michele in Borgo vanta una facciata in marmo bianco, composta da loggette, ispirata a quella della Cattedrale di Pisa. Le scritte che si possono ammirare all’altezza del portone centrale della chiesa sono originali del 600, realizzate per l’elezione del rettore dell’Università.

Chiesa di San Michele in Borgo pisa
Photo © Francesca Turchi

La casa natale di Galileo Galilei

La casa in cui nasce Galileo Galilei (per chi non lo sapesse Galileo nacque a Pisa il 15 febbraio 1564) si trova proprio nel centro storico a casa degli Ammannati (madre di Galileo) situata vicino alla chiesa di Sant’Andrea e al Tribunale. E’ la casa rosa con la bandiera dove oggi è affissa un’epigrafe, in Via Giuseppe Giusti 24-26.

Per anni tuttavia si è ritenuto che la casa natale del genio pisano fosse Casa Bocca, situata all’angolo tra Borgo Stretto e Via de’ Mercanti, dove oggi si trova una targa apposta nel 1942 in occasione del terzo centenario della morte avvenuta ad Arcetri.

casa natale Galileo Galilei pisa
Photo © Francesca Turchi

Capitelli romani in via Ulisse Dini

Lungo la via che da Borgo Largo porta a Piazza dei Cavalieri si trovano due capitelli romani che raffigurano l’uno Giove, Minerva, Mercurio e Giunone e l’altro Arpocrate, Iside, Serapide e Cerere.

capitelli romani pisa
Photo © Francesca Turchi

Piazza dei Cavalieri o “strada delle 7 vie”

La bellissima Piazza dei Cavalieri un tempo era chiamata “strada delle 7 vie” perché lì, per l’appunto, confluivano sette strade disposte a raggiera. Oggi ne restano solamente 5 in quanto una è stata chiusa (quella all’angolo tra via Curtatone Montanara e l’edificio dove si trova la Biblioteca) e un’altra è stata bloccata da un cancello per accedere alla mensa universitaria. L’aspetto attuale della piazza inoltre è da ricondursi ai lavori di ristrutturazione affidati da Cosimo I de Medici al Vasari nella metà del 500.

Piazza dei Cavalieri Pisa
Photo © Francesca Turchi

Anche Pisa aveva il suo Ponte Vecchio

La curiosità su Pisa più sensazionale è probabilmente quella che nel ‘300 il Ponte di Mezzo si chiamava Ponte Vecchio. Venne costruito nel 1383, andò distrutto nel 1637, e proprio come il Ponte Vecchio di Firenze vedeva la presenza di botteghe su entrambi i lati. Interessante inoltre scoprire che la ricostruzione dell’attuale Ponte di Mezzo avvenne ad alcune decine di metri più a valle rispetto al Ponte Vecchio trecentesco.

Un’orsa, un serpente e un’ariete sulla Torre di Pisa

Dopo Borgo e Piazza dei Cavalieri abbiamo proseguito la nostra visita guidata per Pisa fino a raggiungere Piazza dei Miracoli e qui, come accade ogni volta, ho scoperto cose nuove e prestato attenzione a dettagli che non sempre si è in grado di cogliere, a meno che qualcuno non ce li faccia notare. Ad esempio, ho fatto caso per la prima volta che ai lati della porta d’ingresso della Torre di Pisa si trovano due bassorilievi, uno a destra e l’altro a sinistra.

Osservandoli si possono distinguere le figure di tre animali: un’orsa, un serpente e un’ariete. Grazie alle spiegazioni di Martina ho scoperto che questo dettaglio iconografico parla di Pisa (simboleggiata dall’ariete), attaccata dal serpente (il maligno) e protetta dall’orsa (la Madonna).

torre di pisa
Photo © Francesca Turchi

Ariete = Pisa

Perché Pisa è associata all’Ariete? La spiegazione è sì fatta: come molti di voi sicuramente non sapranno a Pisa l’anno iniziava il 25 marzo “ab Incarnatione Domini”, ovvero 9 mesi prima del 25 dicembre come da nostro attuale calendario gregoriano. Pertanto il 25 marzo cadeva nel mese dell’ariete e la disposizione di Piazza dei Miracoli (composta da Torre, Cattedrale, Battistero) riproduce la forma della costellazione dell’Ariete.

Ariete Pisa
Pisa e la costellazione dell’Ariete

Il bassorilievo del faro con due navi

Osservando la zona sud dell’abside della Cattedrale di Pisa si può notare anche un altro curioso dettaglio: un bassorilievo, usato come stipite di finestra oggi murata, che raffigura un faro con due navi che hanno le vele spiegate, quindi in procinto di allontanarsi dal porto (ipotesi lo associano a quello di Ostia o al vecchio Porto Pisano). Osservando nuovamente la Torre (lato destro rispetto alla porta d’ingresso) si trova un bassorilievo simile ma con le vele delle due navi ammainate, che quindi stanno entrando in porto. Secondo un’altra interpretazione questi bassorilievi non rappresentano un luogo reale ma un’allegoria religiosa.

cattedrale pisa faro con due navi
Photo © Francesca Turchi

La tomba dell’architetto del Duomo sulla facciata

Un’altra interessante curiosità su Pisa riguarda la facciata della Cattedrale di Pisa. Incastonato sul lato sinistro dell’ingresso, infatti, si trova il sarcofago di Buscheto ossia l’architetto del Duomo stesso. Anche questo dettaglio credo siano in pochissimi a conoscerlo, pisani inclusi.

sarcofago di Buscheto pisa
Photo © Francesca Turchi

Battistero di Pisa, il più grande d’Europa

Durante una visita a Piazza dei Miracoli non può mancare l’ingresso al Battistero di Pisa, il più grande d’Europa. La sua particolarità è quella di avere un’acustica eccezionale dovuta alla struttura della sua cupola che consente di assistere al fenomeno dell’eco.

battistero di pisa
Photo © Francesca Turchi

Le Unghiate del Diavolo sul Duomo

Ultima curiosità che qualora non siate di Pisa vi consiglio di scoprire (i pisani solitamente la conoscono bene) è la leggenda delle Unghie del Diavolo che vi invito ad andare a contare sul lato della Cattedrale che si affaccia sul Camposanto.

Unghie del Diavolo Pisa
Photo © Francesca Turchi

Se siete a conoscenza di altre curiosità su Pisa raccontatemele lasciando un commento qui sotto.

Immagine di copertina – Credit: Photo by depositphotos.com

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Francesca Turchihttps://www.travelstales.it/
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Commenti

  1. la citta alto medioevale andava in larghezza da borgo stretto a est fino a via santa maria a ovest e da lungarno pacinotti a sud fino al tratto di mura tra le rovine delle terme romane e dinuovo via santa maria a nord sotto questo tratto di mura scorreva un ramo del serchio che i romani chiamavano auser questo fiume proteggeva la citta a nord mentre l arno la proteggeva a sud la citta romana era grande almeno il doppio di quella che si era ritratta per motivi di sicurezza nel alto medio evo la piana alluvionale tra pisa e marina era una grandissima laguna con tantissimi canali che i pisani navigavano un canale più grande collegato a l arno portava al porto pisano nei pressi di san piero a grado con questo sistema di fiumi e lagune pisa era inattaccabile le sue galee erano costruite nel cantiere navale che credo si trovasse dove ora ce piazza carrara l auser servi per portare dalle cave di marmo di san giuliano i blocchi per la costruzione del duomo con delle grandi zattere

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