Non esiste cosa più allettante per me di scoprire curiosità e nozioni storiche che riguardano la mia città, la città che amo e in cui vivo: Pisa.
Nel corso degli ultimi anni, grazie soprattutto a progetti legati al turismo come il Pisa Blog Tour, sono venuta a conoscenza di molte interessanti informazioni che non tutti i pisani conoscono e che io stessa ignoravo. Di recente, grazie a una nuova iniziativa, ho avuto il piacere di conoscere Martina Manfredi di Tuscany at Heart, guida turistica di Pisa e Provincia che per l’occasione ci ha fatto seguire un itinerario alla scoperta di tutte le cose da vedere a Pisa dal punto di vista dei grandi viaggi del ‘700 del Grand Tour.
Il nostro itinerario di Pisa ha avuto inizio alla Stazione centrale, procedendo verso Corso Italia, le Logge dei Banchi fino ad arrivare in Piazza dei Miracoli.
Grazie alle spiegazioni attente e dettagliate di Martina ho scoperto davvero molte curiosità su Pisa, ripercorrendo alcuni dei luoghi citati nei racconti dei viaggiatori del 18° secolo, tra cui gli scrittori Shelley e Byron.
Curiosità su Pisa che sicuramente non conosci
Nel ‘700 Pisa era spopolata
Pisa nel ‘700 era una città pressoché spopolata, con l’erba che cresceva lungo le strade. Pensate che gli stessi viaggiatori del Grand Tour, come risulta dai racconti degli Shelley che visitarono Pisa per la prima volta nel 1818, rimasero negativamente colpiti da questo aspetto della città.
Garibaldi e l’Albergo delle Tre Donzelle
Nel 1862 Giuseppe Garibaldi alloggiò all’Albergo delle Tre Donzelle, un hotel di Pisa che oggi non esiste più ma che al tempo occupava i tre edifici che fanno angolo con Piazza Garibaldi, sul Lungarno Pacinotti.
Il miglior tramonto secondo Shelley e Leopardi
Sia Percy Bysshe Shelley sia Giacomo Leopardi ritenevano che il miglior tramonto al mondo fosse quello ammirato dal Ponte di Mezzo a Pisa. Lord Byron, invece, si narra che preferisse quelli a Venezia.
La facciata della Chiesa di San Michele in Borgo
La Chiesa di San Michele in Borgo vanta una facciata in marmo bianco, composta da loggette, ispirata a quella della Cattedrale di Pisa. Le scritte che si possono ammirare all’altezza del portone centrale della chiesa sono originali del 600, realizzate per l’elezione del rettore dell’Università.
La casa natale di Galileo Galilei
La casa natale di Galileo (nato a Pisa il 15 febbraio 1564) si trova nel centro storico di Pisa, presso la casa degli Ammannati (madre di Galileo) situata in Via Giuseppe Giusti 24-26, vicino alla chiesa di Sant’Andrea e al Tribunale. E’ la casa rosa con la bandiera dove oggi è affissa un‘epigrafe.
Per anni, tuttavia, si è ritenuto che la casa natale del genio pisano fosse Casa Bocca, situata all’angolo tra Borgo Stretto e Via de’ Mercanti, dove oggi si trova una targa apposta nel 1942 in occasione del terzo centenario della morte di Galileo avvenuta ad Arcetri.
Capitelli romani in via Ulisse Dini
Lungo la via che da Borgo Largo porta a Piazza dei Cavalieri si trovano due capitelli romani che raffigurano Giove, Minerva, Mercurio e Giunone e Arpocrate, Iside, Serapide e Cerere.
Piazza dei Cavalieri o “strada delle 7 vie”
La bellissima Piazza dei Cavalieri un tempo era chiamata “strada delle 7 vie” perché lì, per l’appunto, confluivano sette strade disposte a raggiera. Oggi ne restano solamente 5 in quanto una è stata chiusa (quella all’angolo tra via Curtatone Montanara e l’edificio dove si trova la Biblioteca) e un’altra è stata bloccata da un cancello per accedere alla Mensa Universitaria. L’aspetto attuale della piazza, inoltre, è da ricondursi ai lavori di ristrutturazione affidati da Cosimo I de Medici al Vasari nella metà del 500.
Anche Pisa aveva il suo Ponte Vecchio
La curiosità su Pisa più sensazionale è probabilmente quella che nel ‘300 il Ponte di Mezzo si chiamava Ponte Vecchio. Venne costruito nel 1383, andò distrutto nel 1637, e proprio come il Ponte Vecchio di Firenze vedeva la presenza di botteghe su entrambi i lati. Interessante inoltre scoprire che la ricostruzione dell’attuale Ponte di Mezzo avvenne ad alcune decine di metri più a valle rispetto al Ponte Vecchio trecentesco.
L’orsa, il serpente e l’ariete sulla Torre di Pisa
Dopo Borgo e Piazza dei Cavalieri abbiamo proseguito la nostra visita guidata per Pisa fino a raggiungere Piazza dei Miracoli e qui, come accade ogni volta, ho scoperto cose nuove e prestato attenzione a dettagli che non sempre si è in grado di cogliere, a meno che qualcuno non ce li faccia notare. Ad esempio, ho fatto caso per la prima volta che ai lati della porta d’ingresso della Torre di Pisa si trovano due bassorilievi, uno a destra e l’altro a sinistra.
Osservandoli si possono distinguere le figure di tre animali: un’orsa, un serpente e un’ariete. Grazie alle spiegazioni della guida Martina ho scoperto che questo dettaglio iconografico parla di Pisa (simboleggiata dall’ariete), attaccata dal serpente (il maligno) e protetta dall’orsa (la Madonna).
Ariete = Pisa
Perché Pisa è associata all’Ariete? La spiegazione è sì fatta: come molti di voi sicuramente non sapranno a Pisa l’anno iniziava il 25 marzo “ab Incarnatione Domini”, ovvero 9 mesi prima del 25 dicembre come da nostro attuale calendario gregoriano. Pertanto il 25 marzo cadeva nel mese dell’ariete e la disposizione di Piazza dei Miracoli (composta da Torre, Cattedrale, Battistero) riproduce la forma della costellazione dell’Ariete.
Il bassorilievo del faro con due navi
Osservando la zona sud dell’abside della Cattedrale di Pisa si può notare anche un altro curioso dettaglio: un bassorilievo, usato come stipite di finestra oggi murata, che raffigura un faro con due navi che hanno le vele spiegate, quindi in procinto di allontanarsi dal porto (ipotesi lo associano a quello di Ostia o al vecchio Porto Pisano). Osservando nuovamente la Torre (lato destro rispetto alla porta d’ingresso) si trova un bassorilievo simile ma con le vele delle due navi ammainate, che quindi stanno entrando in porto. Secondo un’altra interpretazione questi bassorilievi non rappresentano un luogo reale ma un’allegoria religiosa.
La tomba dell’architetto del Duomo sulla facciata
Un’altra interessante curiosità su Pisa riguarda la facciata della Cattedrale di Pisa. Incastonato sul lato sinistro dell’ingresso, infatti, si trova il sarcofago di Buscheto ossia l’architetto del Duomo stesso. Anche questo dettaglio credo siano in pochissimi a conoscerlo, pisani inclusi.
Battistero di Pisa, il più grande d’Europa
Durante una visita a Piazza dei Miracoli non può mancare l’ingresso al Battistero di Pisa, il più grande d’Europa. La sua particolarità è quella di avere un’acustica eccezionale dovuta alla struttura della sua cupola che consente di assistere al fenomeno dell’eco.
Le Unghiate del Diavolo sul Duomo
Ultima curiosità che qualora non foste di Pisa vi consiglio di scoprire (i pisani solitamente la conoscono bene) è la leggenda delle Unghie del Diavolo che vi invito ad andare a contare sul lato della Cattedrale che si affaccia sul Camposanto Monumentale.
Se siete a conoscenza di altre curiosità su Pisa raccontatemele lasciando un commento qui sotto.
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Immagine di copertina – Credit: Photo by depositphotos.com
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