Il mio secondo tatuaggio

All’inizio di questo 2021 ho fatto il mio primo tatuaggio: la scritta HIC et NUNC. Una frase che da due anni è diventata il mio mantra di vita: vivere nel QUI e ORA. Per questo ho deciso di fissarlo sulla mia pelle per sempre.

Di lì a un paio di mesi, insieme alla mia amica Silvia, ho fatto un altro tatuaggio per me molto significativo, il simbolo OM ॐ.

Il mio secondo tatuaggio: il simbolo OM ॐ

Che cos’è l’OM?

L’OM (o AUM) è la sillaba sacra il cui simbolo rappresenta la creazione dell’Universo. Un termine sanscrito, strettamente legato alla meditazione e alla coscienza, il cui suono è un mantra per eccellenza che viene associato alla vibrazione primordiale che ha dato origine all’Universo stesso.

Graficamente il simbolo OM ॐ è suddiviso in cinque parti che hanno un significato particolare legato alla coscienza di ciascun individuo:

  • Puntino: rappresenta la cosiddetta coscienza assoluta, ossia il punto massimo della spiritualità dove l’individuo è consapevole di sé stesso e di ciò che lo circonda.
  • Linea curva sotto al punto: rappresenta l’illusione, ovvero tutto ciò che impedisce all’individuo di raggiungere la coscienza assoluta. Aprire la propria mente è l’unico modo per ovviare a questa condizione.
  • Ricciolo a destra: rappresenta il sogno.
  • Ricciolo grande: rappresenta lo stato di veglia, la consapevolezza e l’esperienza dei cinque sensi.
  • Piccola curva sopra al ricciolo grande: rappresenta lo stato di incoscienza che si raggiunge durante il sonno profondo.
simbolo om
Immagine via Pixabay

Significato del simbolo dell’OM (ॐ)

Non esiste un unico significato del tatuaggio del simbolo OM così come non esiste una sola e unica motivazione sul perché mi sono fatta un tattoo col simbolo OM sull’avambraccio destro.

I motivi per cui mi sono tatuata sono tanti e riguardano me, il significato che do a questo simbolo, uno dei più antichi conosciuti al mondo, e al suo messaggio di spiritualità e consapevolezza.

tatuaggio OM
Photo © Francesca Turchi

Perché mi sono fatta un tatuaggio dell’OM? Qual è il significato del simbolo ॐ per me?
Ve lo racconto di seguito.

1. Hatha Yoga

Il simbolo dell’OM è strettamente legato alla meditazione e allo yoga.
La pratica dello yoga è entrata nella mia vita due anni fa: è arrivata durante uno dei momenti di cambiamento più importanti per me in cui avevo bisogno di equilibrio, di pensare a me stessa e di placare la mente. Non è capitato: l’ho scelto e fortemente voluto, fisicamente e mentalmente. L’Hatha Yoga mi ha insegnato prima di tutto a respirare e mi ha aiutato a connettermi con me stessa e con ciò che mi circonda, a essere consapevole, ad affrontare meglio la vita e a capire cosa era meglio allontanare da me e cosa invece curare e coltivare nel quotidiano.

yoga
Photo © Francesca Turchi

2. Mindfulness e l’essere consapevole

Il simbolo OM ॐ è legato alla consapevolezza.
E la parola /con·sa·pe·vo·léz·za/ è la mia parola dell’anno 2021.

Anche grazie alla pratica dell’Hatha Yoga, in questi ultimi due anni ho seguito una sorta di sentiero della consapevolezza alla (ri)scoperta di me stessa. Tra una serie infinita di alti e bassi, e grossi cambiamenti nella mia vita e nel mio essere, mi sono resa conto di come la mia mente sia connessa al mio corpo e di come io adesso sia in grado di pensare, osservare, ascoltare e vivere in modo consapevole. È un allineamento armonico tra mente e corpo. Una boccata di aria fresca, nei momenti facili e soprattutto in quelli difficili.

3. Il numero perfetto 3

Sono nata il 3 aprile e da sempre il 3 è il mio numero preferito e portafortuna. Ho indossato la maglia col numero 3 quando giocavo a pallavolo e quando io e mio fratello eravamo bambini il 3 era la nostra parola d’ordine.

Il simbolo dell’ॐ ha un aspetto grafico armonioso che ricorda molto il numero 3.
Per di più può essere letto anche come un simbolo composto da tre elementi:

  • il primo elemento: un punto, solitamente rappresentato come un rombo;
  • il secondo elemento: una linea, rappresentato come un accento;
  • il terzo elemento: costituito da tre linee, sembra per l’appunto il numero 3.

4. Il settimo chakra Sahasrara

In questi anni, approcciandomi allo yoga e ai chakra e successivamente facendo alcune ricerche incrociate, ho scoperto che il chakra più potente del mio corpo è il settimo chakra Sahasrara, noto come il chakra della corona in quanto situato alla sommità della testa.

Mi sono rispecchiata alla perfezione nelle caratteristiche associate a questo chakra: dalla sua funzione (consapevolezza), al colore (viola, il mio colore preferito), al senso (empatia) e alle pietre (quarzo ialino e ametista).

E indovinate un po’ qual è il mantra associato al settimo chakra? Proprio il suono dell’OM.

Bambulè? L’OM non è il simbolo del free joint

“Ti sei fatta il tatuaggio del bambulè?”.
“No, è il simbolo dell’OM”.

Mi capita spesso di sentirmi dire che il mio tatuaggio è il simbolo del bambulè, che in molti associano erroneamente al simbolo del free joint. Quando questo accade, potete immaginare quale sia l’espressione che si disegna sulla mia faccia. Pertanto mi sembra doveroso scrivere due righe sull’associazione sbagliata tra il simbolo dell’OM e la droga.

Come anticipato, l’OM è il simbolo più sacro dell’Induismo legato alla creazione dell’Universo, alla meditazione, alla coscienza, alla consapevolezza e alla spiritualità. Il bambulè invece è la denominazione, spesso usata da ragazzi giovani, per identificare il simbolo della droga e del free joint.

Capite bene quindi che l’associazione del simbolo OM (ॐ) con il fumare è del tutto sbagliata.

TI È PIACIUTO QUESTO POST?

Se hai dubbi o curiosità puoi lasciarmi un commento qui sotto o puoi lasciarmi un messaggio sul mio profilo Instagram o sulla mia pagina Facebook. Ti risponderò al più presto!

Francesca Turchihttps://www.travelstales.it/
Travel Blogger, Social Media Strategist, Web Content Writer & much more since 2009.

Commenti

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.