Vacanze in Puglia: 5 giorni tra Bari e la Val d’Itria

Non avevo mai dormito in un trullo.
Non avevo mai assaggiato la focaccia barese.
Non avevo mai mangiato le orecchiette con le cime di rapa.

Erano anni che mi ripetevo di voler tornare in Puglia per scoprire alcune zone in cui non ero mai stata. Prima tra tutte la Valle d’Itria, la Valle dei Trulli. Così finalmente ho fissato le date del viaggio, ho prenotato gli alloggi e sono partita per un viaggio di cinque giorni in questa stupenda zona del sud Italia.

In questo articolo trovate l’itinerario delle mie vacanze in Puglia: un viaggio on the road di cinque giorni alla scoperta di Bari e della Valle d’Itria passando per Polignano a mare, Alberobello e Locorotondo fino ad Ostuni.

Vacanze in Puglia: itinerario di 5 giorni

Cosa vedere tra Bari e la Val d’Itria

GIORNO 1 – BARI

Bari è il punto di partenza di questo itinerario in Puglia. Sono andata alla scoperta del capoluogo pugliese partendo da Bari Vecchia con l’obiettivo di fare incetta di orecchiette e genuinità barese.

Le tappe imperdibili durante una visita a Bari Vecchia sono:

  • la famosa Via delle Orecchiette (già Strada dell’Arco Basso), una stradina dove le signore lavorano a mano la pasta fresca ed espongono chili e chili di orecchiette pugliesi ogni giorno. Uno dei simboli di Bari che l’hanno resa famosa a livello mondiale.
  • la Basilica di San Nicola, il Santo Patrono di Bari, e la Cattedrale di San Sabino.
  • Piazza Mercantile, una delle piazze più famose e storiche della città di Bari piena di locali, bar e ristoranti.
  • il Lungomare di Bari con i pescatori e i caratteristici lampioncini.
  • il Castello normanno-svevo, un’imponente fortezza risalente al XIII secolo oggi adibita a sede museale.
signora delle orecchiette a bari vecchia
Photo © Francesca Turchi

Cosa e dove mangiare a Bari

  • La Tana Del Polpo (Strada Vallisa 50): una trattoria di mare con un vasto assortimento di pesce locale sia crudo che cotto: dalle crudité al polpo alla griglia ai primi di pasta fresca fatta in casa, come le tipiche orecchiette pugliesi. Consigliatissimo anche per la cordialità e la professionalità del personale in sala.
  • Ristorante La Cecchina (Piazza Mercantile 31): un ristorante italiano e pugliese con specialità di pesce servite su una terrazza e in una storica sala con pareti in pietra e volta a botte.
  • Panificio Fiore (Str. Palazzo di Città 38), il posto consigliato dove gustare la migliore focaccia barese con pomodori e olive.
focaccia barese
Photo © Francesca Turchi

Dove dormire a Bari

Ho pernottato due notti presso House Mattia a Bari Vecchia, un monolocale situato in posizione strategica, dietro alla Basilica di San Nicola e a pochi passi dal famoso Panificio Fiore. La struttura mette a disposizione degli ospiti due letti matrimoniali, una cucina accessoriata e un piccolo bagno dotato di doccia. Economico e ideale per 3 o 4 persone.

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GIORNO 2 – GIOVINAZZO

Una perfetta gita fuori porta da Bari è Giovinazzo, distante soli 30 minuti d’auto.

Ecco cosa non perdere:

  • il caratteristico porticciolo di Giovinazzo.
  • una passeggiata sul Lungomare.
  • la finestra sul mare al porto antico del borghetto.
  • la Concattedrale di Santa Maria Assunta.
  • il vicolo più stretto di Giovinazzo, situato vicino alla Cattedrale.
giovinazzo finestra sul mare
Photo © Francesca Turchi

GIORNO 3 – POLIGNANO E ALBEROBELLO

POLIGNANO A MARE

Da Bari basta percorrere 40 km verso sud per raggiungere Polignano a Mare, uno dei posti più belli della Puglia. Mi sono bastate due ore per capire perché tutti la amano e una tappa qui non può mancare durante le vacanze in Puglia.

Ecco cosa fare assolutamente a Polignano:

  • ammirare Cala Porto, l’iconica spiaggia di Lama Monachile, emblema di Polignano. Si tratta dello scorcio più fotografato con la sua spiaggia fatta di piccoli ciottoli bianchi e racchiusa tra le alte rocce.
  • affacciarsi alle terrazze a strapiombo sul mare.
  • perdersi per i vicoli del centro storico e scovare aforismi e versi poetici dipinti ovunque: sui muri, sulle scale, sulle porte e sulle facciate delle case bianche con i balconi fioriti.
  • passeggiare lungo la via con i versi di “Volare” di Domenico Modugno.
  • vedere la statua dedicata a Domenico Modugno sul lungomare.
polignano a mare
Photo © Francesca Turchi
sulle terrazze a polignano a mare
Photo © Francesca Turchi

Dove mangiare a Polignano

  • Focacceria Delle Noci: conosciuta per la focaccia più buona di Polignano.
  • Pescaria: consigliatissimo per mangiare il panino di pesce.
  • Super Mago del Gelo: tappa obbligatoria per bere il “Caffè Speciale” di loro invenzione, un caffè caldo con panna, scorza di limone e l’aggiunta di un amaretto artigianale ottenuto con mandorle tritate.
  • Grotta Palazzese: se desiderate cenare in uno dei ristoranti più particolari al mondo questo è il posto da segnare nella vostra wishlist, il ristorante in una grotta a Polignano a Mare situato su una scogliera affacciata sul mare.

ALBEROBELLO

Inserita tra i siti dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO dal 1996, Alberobello è famosa in tutto il mondo per i suoi 1500 trulli, ovvero le tipiche case di pietra conica pugliese con i tetti a volta.

Nonostante sia la città più turistica della Val d’Itria, una visita ad Alberobello è imperdibile durante una vacanza in Puglia.

Passeggiando tra le stradine scoscese del Rione Monti e del Rione Aia Piccola, più tradizionale e autentico, consiglio di visitare anche la Chiesa in stile trullo dedicata a Sant’Antonio, il trullo siamese, il Trullo Sovrano con i suoi 14 metri di altezza, la Basilica dei Santi Medici Cosma e Damiano e il Monumento Casa d’Amore.

Dove mangiare ad Alberobello

Il Ristorante Il Pinnacolo (Via Monte Nero 30) è uno dei tanti caratteristici ristoranti nel Rione Monti di Alberobello. Si tratta di un ristorante davvero particolare realizzato all’interno di un tradizionale trullo in pietra dove consiglio di provare i formaggi locali e le orecchiette con le cime di rapa.

Dove dormire ad Alberobello

Ad Alberobello ho deciso di vivere l’esperienza unica di dormire in un trullo, le tipiche abitazioni in pietra che si trovano esclusivamente in Puglia, in particolare nella zona della Valle d’Itria.

Il trullo dove abbiamo soggiornato si chiama Trullo Eliana e si trova nel Rione Monti, il più famoso e caratteristico di Alberobello. È un bellissimo trullo del 1700 con 4 posti letto (di cui uno sul soppalco sotto al tetto), cucina attrezzata e bagno con doccia.

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dormire in un trullo
Photo © Francesca Turchi

GIORNO 4 – LOCOROTONDO

A soli 10 minuti di macchina da Alberobello si trova il piccolo e delizioso borgo di Locorotondo, inserito tra i borghi più belli d’Italia.

Imperdibili i suoi vicoli bianchi con i balconi fioriti e il Lungomare di Locorotondo che – poiché qui il mare non c’è – in realtà è una via panoramica che si affaccia sulla Val d’Itria.

locorotondo centro storico
Photo © Francesca Turchi

Dove mangiare a Locorotondo

  • Ristorante pizzeria Belvedere (Via Aprile 24): un ristorante nel cuore di Locorotondo situato in una location molto caratteristica. Il menù spazia dalle specialità tipiche pugliesi e locorotondesi autografate dallo chef Dino Conserva alle pizze cotte nel forno a legna. Da provare assolutamente l’antipasto a base di formaggi locali e salumi (eccezionale il Capocollo di Martina Franca), le orecchiette alla locorotondese con pomodorini, rucola, acciughe e capperi e le braciole di carne con le polpette.
  • Pavì (Via Nardelli 51): un grazioso locale situato sul Lungomare di Locorotondo che offre una sala interna ma soprattutto dei tavolini all’aperto dove poter gustare le specialità locali ammirando il panorama che si apre sulla Val d’Itria.

Dove dormire a Locorotondo

Dopo l’esperienza di dormire in un trullo durante queste vacanze in Puglia desideravo provare un’altra esperienza unica di soggiorno: quella di dormire sotto le cummerse, ossia le abitazioni tipiche di Locorotondo con i tradizionali tetti spioventi.

La struttura nella quale ho alloggiato è la Domus San Giovanni a Locorotondo, una bellissima Dimora Storica del 1300 situata in pieno centro storico con 6 camere di cui tre camere “sotto le cummerse”.

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