The Rock: il ristorante sullo scoglio a Zanzibar

Fino al 2010 era una semplice capanna di pescatori locali, oggi è uno dei ristoranti più particolari al mondo. Sono certa che in molti di voi avranno già visto una sua foto, probabilmente sui social. È capitato anche a me una decina di anni fa e la prima cosa a cui ho pensato allora è stato: “Che spettacolo! Questo è uno di quei posti che varrebbe la pena vedere coi propri occhi“. E così è stato, durante una escursione a Zanzibar nel 2014, quando era ancora una meta poco turistica. Sto parlando del The Rock a Zanzibar.

The Rock Zanzibar
Photo © Francesca Turchi

The Rock Zanzibar: il ristorante sullo scoglio

Il The Rock Zanzibar è un ristorante davvero insolito costruito in un makuti africano, ovvero una tipica abitazione (il cui tetto si ricava dalle foglie della palma di cocco intrecciate), collocato su una piccola roccia nell’Oceano Indiano a pochi passi dalla spiaggia di Michanwi Pingwe lungo la costa est di Zanzibar.

Al suo interno si trova uno dei ristoranti più particolari in cui io sia mai stata, dal fascino assolutamente suggestivo.

the rock zanzibar
Photo © Francesca Turchi

Il ristorante The Rock Zanzibar

Vista da fuori la struttura sembra piccolissima e ci si chiede come possa ospitare al suo interno un ristorante. Ma in realtà lo spazio non è così piccolo come potrebbe sembrare. Il The Rock a Zanzibar offre circa 30-40 coperti e il numero dei tavoli varia in base alla disposizione di questi ultimi, per lo più singoli (quando sono andata io ne ho contati una dozzina).

the rock zanzibar
Photo © Francesca Turchi

L’atmosfera del locale è accogliente: l’arredamento è in legno, sia quello interno sia quello esterno. Una cosa infatti che non si nota quando si arriva dalla spiaggia è che sul retro del ristorante c’è una bella terrazza sul mare che si affaccia sull’Oceano Indiano dove è possibile fare un aperitivo prima di mangiare.

the rock zanzibar
Photo © Francesca Turchi

Il menù del ristorante The Rock Zanzibar

Il menù del The Rock Zanzibar è a base di pesce freschissimo ma non mancano i piatti di carne, vegetariani e quelli per bambini.

I prezzi del ristorante sono abbastanza alti: antipasti e primi piatti costano circa 20-30$ l’uno, i secondi dai 20$ ai 40$ tranne il The Rock Special, una grigliata mista di aragosta, cicala di mare, filetto di pesce, gamberi e calamari, che costa notevolmente di più. Io ovviamente ho voluto provare quest’ultimo e non sono rimasta affatto delusa. Da bere è possibile scegliere tra una carta piuttosto ricca di vini bianchi e rossi, soft drink, le birre locali Killimanjaro e Safari e caffè, anche espresso.

aragosta
Photo © Francesca Turchi

Il paesaggio intorno al The Rock

Dopo avervi parlato del ristorante voglio raccontarvi del fascino naturalistico di questo posto. Come forse saprete Zanzibar risente del fenomeno delle maree. Prima di arrivare al The Rock ho sperato di ritrovarmi davanti ad uno scenario identico a quello visto in foto prima di partire. E invece appena arrivata lì, alle 11 del mattino, lo spettacolo che mi si è presentato davanti agli occhi è stato uno scoglio “secco” circondato da una distesa di sabbia. Avevo trovato la bassa marea. Ero un po’ delusa, lo ammetto. Ma ho guardato il lato positivo della faccenda e ho deciso di indossare le mie ciabattine da mare e camminare fino “a largo”, là dove arrivavano le onde del mare.

zanzibar the rock beach
Photo © Francesca Turchi

Man mano che camminavo, lasciandomi il The Rock alle spalle, pensavo che aver trovato la bassa marea in fin dei conti era stata una bella cosa: mi trovavo in un posto bellissimo a passeggiare su una sabbia soffice e bianchissima con i piedi nel mare che pian piano saliva. Proprio così. La marea è cambiata nel giro di un paio d’ore e l’intero paesaggio si è trasformato.

Alle 12.30 siamo entrati al ristorante per pranzare e dalla terrazza il mare era ancora lontano centinaia di metri, là dove poco prima ero arrivata a piedi.

Quando alle 14.30 siamo usciti dal The Rock ho avuto la sorpresa che tanto speravo: c’era l’alta marea, il colore del mare, del cielo e della spiaggia stessa avevano tutto un altro effetto. Era un vero paradiso terrestre!

the rock zanzibar
Photo © Francesca Turchi

Come raggiungere il The Rock con l’alta marea

Lo so lo so, ve lo starete senz’altro chiedendo: se all’andata durante la bassa marea sei salita a piedi dalla spiaggia, con l’alta marea come hai fatto a scendere? Ovvio: con una piccola imbarcazione messa a disposizione dai gestori del locale che ci aspettava ai piedi della scaletta. Organizzatissimi, non c’è che dire.

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Photo © Francesca Turchi

Zanzibar The Rock Restaurant: alcuni consigli

Quando e se andrete a Zanzibar dedicate mezza giornata per andare al The Rock, a prescindere se mangerete o meno al ristorante. Il posto, con la bassa o con l’alta marea, merita assolutamente di essere visto. Personalmente vi consiglierei di andarci la mattina, quando c’è il sole. Il ristorante è aperto anche a cena ma al buio non credo renderebbe al meglio.

Il personale non parla italiano, solo inglese. Il menù invece è disponibile, in inglese, coi prezzi riportati sia in euro sia in dollari. Per il pagamento accettano sia contanti che bancomat.

Come arrivare al The Rock Zanzibar

Per arrivare laggiù ho chiamato un taxi locale che ci ha portato dal nostro resort al The Rock, aspettandoci per un paio di ore in loco per poi riportarci indietro. Il tragitto da Kiwengwa è di 1 ora e 20 minuti: il prezzo è da contrattare col taxista.

The Rock Zanzibar
Michamvi Pingue, Zanzibar
Sito: www.therockrestaurantzanzibar.com
Mail: [email protected]

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Francesca Turchihttps://www.travelstales.it/
Francesca Turchi è una travel blogger dal 2009 e da oltre 15 anni si occupa di comunicazione e creazione di contenuti per il web. Francesca è la fondatrice e la proprietaria di travelstales.it, uno dei blog di viaggi più seguiti in Italia. Francesca è una viaggiatrice esperta che ama saltare da una capitale europea all’altra, ha un debole per gli Stati Uniti e da quando ha visitato il Giappone si è follemente innamorata dell’Oriente. Francesca ad oggi ha visitato 29 Stati in tutto il mondo.

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